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136823
IDG810900111
81.09.00111 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
fassone elvio
manipolazione di categorie giuridiche in margine al "caso serantini"
nota a cass. sez. vi pen. 27 settembre 1977
Giur. it., an. 130 (1978), fasc. 6, pt. 2, pag. 241-242
d6225
un capitano di pubblica sicurezza, unico passeggero di una jeep con autista, viene accusato di falsa testimonianza per non aver notato la presenza di due persone sulla jeep e condannato dal pretore per reticenza. il tribunale in secondo grado lo assolve per insufficienza di prove poiche', pur essendo lecito pensare che il capitano si fosse accorto della presenza dei due passeggeri, non e' escludibile la possibilita' opposta. la cassazione, sul ricorso dell' imputato, emette senza ordinare il rinvio una sentenza di assoluzione perche' il fatto non sussiste, cio' grazie ad una vera e propria manipolazione delle categorie giuridiche, e cioe' lo scavalcamento piu' totale di ogni comune "regola di esperienza". si eleva infatti al rango di prova liberatoria la mera possibilita' ammessa dal giudice d' appello secondo cui non e' escludibile che "l' imputato potesse non aver visto".
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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