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| IDG810900113 | |
| 81.09.00113 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| padovani tullio
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| ancora in tema di dolo e consapevolezza del disvalore del fatto
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| nota a cass. sez. i pen. 24 settembre 1976
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| Giur. it., an. 130 (1978), fasc. 6, pt. 2, pag. 259-260
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d50102
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| la giurisprudenza della suprema corte pare, con il suo piu' recente
orientamento, ispirarsi all' idea che il concetto di dolo si estenda
anche alla consapevolezza del disvalore del fatto prodotto, alla
consapevolezza cioe' della dimensione lesiva del fatto. dal concetto
fissato dall' art. 27 cost. sulla responsabilita' "personale" colposa
non si desume la necessita' che il dolo abbracci la coscienza attuale
della lesivita' del fatto, potendosi essa presentare come
consapevolezza potenziale, come possibilita' di conoscere l'
illiceita' del fatto. il riferimento di una consapevolezza effettiva
del carattere offensivo del fatto s' impone semmai da certa
interpretazione degli artt. 49 comma 2 e 43 comma 2 c.p. nei quali il
concetto di evento dannoso implicherebbe il riferimento alla lesione
dell' interesse protetto, il che viene da piu' parti contestato.
richiedere infine una effettiva coscienza dell' illiceita'
costringerebbe al proscioglimento tanto nei casi nei quali il difetto
di tale coscienza non e' in alcun modo rimproverabile all' agente,
quanto in quelli in cui essa e' addebitabile ad una riprovevole ed
inescusabile mancanza di sensibilita' verso i valori tutelati.
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| art. 43 c.p.
art. 49 c.p.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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