| l' a. osserva che il linguaggio giuridico, pur potendosi considerare
"formalizzato", comprende termini che assumono significati diversi in
relazione alle modificazioni della vita sociale e termini che mal si
prestano a una definizione, avendo la funzione d' introdurre nel
diritto valutazioni specifiche e variabili nel tempo. tali termini
individuerebbero appunto quelle che l' a. chiama "nozioni fluide". il
problema affrontato nell' articolo non consiste nel tentare d'
inquadrare le nozioni fluide nelle rappresentazioni formali del
diritto o del ragionamento giuridico, bensi' nell' analizzare la
decisione giuridica (del legislatore o del giudice) in relazione al
grado di precisione da impiegare nella formulazione delle regole.
questa analisi e' svolta nell' ambito della "nuova teoria economica
del diritto" secondo la quale le istituzioni giuridiche
rifletterebbero una logica economica sottostante individuabile
mediante i teoremi micro-economici consueti. la tesi avanzata e' che
la divisione dei ruoli fra legislatore, potere esecutivo e tribunali
si sviluppa in maniera tale da ridurre al minimo i costi generati
dalla formulazione e dall' applicazione delle regole del diritto, e
che la precisione dei termini scelti dal legislatore e' funzione di
questa divisione dei ruoli. in ordine alla dimostrazione di questa
tesi l' a. esamina i vari tipi di costi che la formulazione e l'
applicazione delle norme implicano, le reazioni dei cittadini alle
soluzioni contenute nella legge in relazione al grado di precisione
impiegato nella scelta dei termini, le considerazioni che si
presentano al legislatore nella scelta tra termini precisi e termini
fluidi e i limiti che il legislatore stesso incontra nell' affidare
implicitamente ai tribunali il compito di precisare certe regole
giuridiche formulate in termini generali. in una seconda fase viene
affrontato il problema della reazione dei tribunali di fronte al
rinvio implicito che il legislatore fa ad essi della disciplina di
certe materie; in sostanza l' a. si domanda come i giudici
interpretino le nozioni fluide. egli sostiene che, nell'
interpretazione di tali nozioni, in un gran numero di casi, i
tribunali si avvarrebbero di considerazioni deducibili dal principio
della riduzione dei costi, principio la cui natura e' stata messa in
luce nella letteratura collegata alla "nuova teoria economica del
diritto". l' esame di alcuni esempi fornisce risultati com patibili
con la tesi.
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