| l' a. ricorda la figura di francesco carnelutti come quella di un
grandissimo maestro che, distanziandosi sia dai giuristi francesi ad
impostazione sociologica, sia da quelli tedeschi tesi alla
costruzione di dogmi, ha dato vita ad un proprio ed originale sistema
giuridico. egli ha creato una folta scuola, anche perche' non si e'
mai limitato a studiare una sola branca di scienza giuridica, ma
spingeva il suo ingegno dalla teoria generale alla procedura, e
addirittura agli studi spirituali. l' a. ancora riconoscendo la sua
grandezza, riconosce pure che il suo era un intervento di rottura nel
mondo del diritto, e che quindi spesso le sue teorie lo isolavano
dalle altre correnti di pensiero. questo rilievo determina una velata
critica di distacco dalla realta', proprio mentre carnelutti
intendeva invece restare ad essa il piu' aderente possibile, in modo
da raggiungere quell' ideale di giustizia che egli poneva come "fine
ultimo" di ogni attivita' normativa.
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