| l' a. ritiene che le presenti disfunzioni del sistema politico e
dell' ordinamento sindacale non siano da imputare all' eccessivo
potere dei partiti e dei sindacati, ma al contrario alla loro
debolezza, alla loro incapacita' di dominare la situazione, di
esprimere progetti razionali, di programmare scientificamente il
futuro, di dare una risposta razionale ai problemi della societa'
contemporanea. di qui il discredito presso l' opinione pubblica, che
vede in essi poco piu' che degli ingombranti apparati burocratici,
degli immorali centri di potere. in questa situazione, l' a. auspica
la trasformazione dei partiti in senso democratico e moderno, anche
attraverso riforme istituzionali ed elettorali; e l' inserimento dei
sindacati nello stato, con nuovi istituti e meccanismi di
partecipazione.
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