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137016
IDG811200083
81.12.00083 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
marzona nicoletta
attivita' estrattiva e poteri regionali e comunali di disciplina del territorio
nota a cons. stato sez. iv 12 febbraio 1980, n. 159
Regioni, an. 8 (1980), fasc. 4, pag. 745-765
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
d18201; d13041
l' a. rileva come nella decisione annotata obiettivo dell' indagine del giudice sia pervenire alla individuazione di una accettabile nozione della materia "urbanistica", per decidere se in essa ricadano le attivita' estrattive, e conseguentemente si debba richiedere, per l' apertura e coltivazione di una cava, la concessione edilizia di cui all' art. 1 della legge n. 10 del 1978. rileva inoltre come lo sfondo della stessa decisione sia molto piu' ampio, in quanto la controversia viene posta in relazione con i problemi di carattere generale che la regolamentazione delle cave ha sollevato, distinguendosi tra problemi che si incentrano rispettivamente sul regime proprietario delle cave e sulle cave come oggetto di poteri normativi e di funzioni amministrative statali e locali. dopo un attento esame di tali problemi, l' a. in conclusione ritiene che l' attivita' estrattiva, in nome dell' autonomo rilievo del settore "cave e torbiere", non deve essere compresa nella disciplina urbanistica, ma essa non puo' d' altro lato essere sottratta dal legislatore regionale ai principi normativi, che si fondano sulla natura del bene cava e della relativa attivita' economica. secondo il giudice, osserva infine l' a., ci si deve attenere all' idea di una attivita' estrattiva fondamentalmente libera che, mediante i singoli atti di autorizzazione, puo' trovare una composizione formale con gli interessi pubblici connessi da un lato alla coltivazione della cava, dall' altro all' equilibrato assetto del territorio.
art. 117 cost. l. 28 gennaio 1977, n. 10
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