| l' a. effettua uno studio sulla evoluzione politica e giuridica della
figura del presidente della camera dei deputati, attraverso una
antologia cronologicamente ordinata e ricavata dagli atti
parlamentari. per una miglior compressione di questo istituto l' a.
premette alcune notazioni di diritto comparato, facendo riferimento
ai "modelli" offerti dalle principali democrazie parlamentari.
suddivide quindi la sua opera in tre parti. nella prima parte prende
in esame il periodo che va dalle origini del parlamento italiano al
superamento della crisi di fine secolo (1848-1900), ed evidenzia come
il presidente della camera e' primus inter partes, non raggiungendo
mai in questo periodo la piena autonomia. nella seconda parte che
identifica negli anni 1900-1921, l' a. rileva che i poteri
presidenziali vengono sempre piu' estesi, per cui l' ufficio
presidenziale diventa marcatamente super partes, ed esercita
adeguatamente la funzione di regolatore imparziale dei lavori dell'
assemblea. nella terza parte, (che prosegue a pag. 2324 fasc. 11) che
comprende gli anni dal 1921 al 1939, l' a. evidenzia come con l'
avvento del fascismo si assista alla radicale trasformazione dell'
ufficio presidenziale, che perde ogni reale indipendenza ed
imparzialita', riducendosi ad una carica meramente onorifica dell'
apparato dello stato totalitario.
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