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| IDG810800109 | |
| 81.08.00109 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| dominioni oreste
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| gli interventi di giuristi, politologi, sociologi al convegno "la
partecipazione popolare nella costituzione repubblicana: prevenzione
sociale e controllo della criminalita'", senigallia, 8-10 dicembre
1977
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| Giust. Cost., an. 9 (1978), fasc. 3-5, pag. 97-99
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| d683; d1729; d5030
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| l' a. afferma che per rompere la tenaglia di quel falso garantismo
perennemente sposato ad un autoritarismo di fondo degli organi
giudiziari, occorre privilegiare, rispetto alla giustizia di
apparato, una giustizia che sia opera di soggetti espressi
direttamente dal corpo sociale e nei quali quindi la societa' civile
possa riconoscersi senza mediazione. si tratta in definitiva di
rovesciare le prospettive tradizionali anche rispetto alla
costituzione. per il costituente l' assunzione dei magistrati
mediante concorso aveva il significato di uno strumento che potesse
garantire che i magistrati non venissero cooptati dal potere
esecutivo sulla base di criteri selettivi omogenei alla sua ideologia
e agli interessi da esso rappresentati. oggi, pero', abbiamo un
problema in piu', che e' quello di saldare la magistratura alla
societa' civile, di superare la condizione di "corpo separato". in
relazione al giudice onorario e' necessario apprestare dei meccanismi
che mettano capo a un giudice non cooptato dall' ordine giudiziario
ma espresso dalla societa' civile: tali meccanismi non possono che
essere quelli di cui la societa' dispone ai diversi livelli della
propria gestione politica, che cosi' verrebbe ad investire anche la
funzione giurisdizionale, facendola uscire dal chiuso di un ordine
giudiziario che, trasmettendo il connotato dell' "autonomia" dalla
propria struttura alla funzione, tende a perpetuare una condizione di
separatezza non giustificabile in assetti democratici.
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| art. 101 cost.
art. 102 cost.
art. 106 cost.
d.p.r. 24 luglio 1977, n. 616
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