| per rispondere alla domanda: che cos' e' oggi il pci?, l' editoriale
rilegge a grandi tratti la storia dei suoi sessant' anni di vita e di
attivita'. partendo dalla scissione di livorno (1921), che e' l' atto
di nascita del pci, segue le grandi tappe della sua evoluzione
(bolscevizzazione, legata al nome di gramsci; "partito nuovo" di
togliatti; "via italiana al socialismo"; "eurocomunismo"), per
mostrare come e in che misura esso venga a mano a mano allontanandosi
dal leninismo iniziale, senza, tuttavia, riuscire a condurre a
termine la revisione teorica. cosicche', il pci da' oggi l'
impressione di essere "un partito in mezzo al guado", che non puo'
tornare indietro ma che neppure riesce ad andare avanti. il motivo e'
che esso, per uscire dal guado, dovrebbe rinunziare al leninismo al
quale resta ancorato e che si manifesta nei quattro punti che per il
pci devono restare fermi: il carattere "comunista" del partito; l'
instaurazione del socialismo; l' internazionalismo proletario; il
centralismo democratico. ma rinunziare a questi punti significherebbe
per il pci rinunziare alla sua identita'. di qui la difficolta' di
uscire dal "guado"; di qui anche la ambiguita' e le incertezze del
suo cammino e le gravi perplessita' che suscita in coloro che ne
seguono con attenzione l' evoluzione democratica.
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