Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa giuridica

Documento


137755
IDG810800059
81.08.00059 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
romano alberto
pubblico impiego e contrattazione collettiva: aspetti pubblicistici
relazione al xxv congresso di studi amministrativi sul tema pubblico impiego e contrattazione collettiva, varenna 20-22 settembre 1979
Giur. cost., an. 25 (1980), fasc. 6, pt. 1, pag. 851-909
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d143; d1218
l' a. esamina l' istituto della contrattazione collettiva dal suo nascere fino ai nostri giorni, e nota come si vada sempre piu' verso l' irrilevanza della distinzione soggettiva tra i vari enti per la determinazione del trattamento economico dei loro dipendenti. l' a. esamina la proposta di un atto unitario a livello nazionale (ossia un decreto presidenziale emanato sulla base di una deliberazione del consiglio dei ministri) che dovrebbe essere di ricezione degli esiti della contrattazione collettiva. l' a. sostiene che tale decreto puo' disciplinare quegli aspetti del rapporto di pubblico impiego discostandosi dagli esiti della contrattazione collettiva, e puo' dunque avere un margine di notevole discrezionalita'. l' a. esamina inoltre il ruolo e gli interessi perseguiti dai sindacati, ponendone in evidenza soprattutto i limiti settoriali, e le differenze tra questo tipo di associazioni ed i partiti politici. l' a. sostiene che i condizionamenti costituzionali impongono che all' esecutivo sia sempre lasciata la possibilita' di valutare la compatibilita' degli esiti ai quali e' giunta la contrattazione con gli interessi pubblici generali il cui perseguimento spetta all' esecutivo stesso. l' a. sostiene infine che al di la' di ogni applicazione garantistica della legislazione partecipera' alla contrattazione chiunque sia in grado di imporsi quale interlocutore necessario in una trattativa che voglia ristabilire la pace sindacale; e l' esecutivo potra' discostarsi dai suoi esiti solo se avra' la forza di opporsi ai sindacati; ed in caso di contrasto l' arbitro finale non potra' che essere l' opinione pubblica.
Centro diretto da G.F. Ciaurro - Camera dei Deputati



Ritorna al menu della banca dati