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137762
IDG810800274
81.08.00274 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
patrono mario
utilizzo "rinnovato" della delega legislativa
Diritto e societa', (1980), fasc. 4, pag. 661-723
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d01140
lo scopo dell' indagine e' di sottoporre a critica l' opinione tradizionale, e ancora maggioritaria fra gli interpreti, che il potere delegabile al governo in base all' art. 76 cost. si esaurisce non appena esercitato. gli elementi fondamentali di tale critica, peraltro molto dettagliata e complessa, si possono sintetizzare in due notazioni: a) in linea di fatto, la teoria dell' istantaneita' pecca d' incoerenza rispetto ai generali orientamenti, emersi presso la dottrina e presso l' organo di giustizia costituzionale, in tema di normazione primaria del governo, si dimostra inoltre potenzialmente dannosa e sembra infine priva di reale utilita' pratica; b) sul piano strettamente giuridico, la teoria dell' istantaneita' non pare sostenibile in base agli elementi forniti dall' interpretazione letterale e sistematica dell' art. 76, ne' pare sostenibile sulla scorta di altri e piu' generali elementi, quali -per esempio- il principio della separazione dei poteri, il carattere "eccezionale" della norma delegante, la pretesa consuetudine interpretativa ed applicativa che si sarebbe formata in materia. cio' premesso, l' indagine passa ad esaminare la fondatezza dell' opposta opinione, per la quale il potere delegato si presta a un esercizio ripetuto, salvo che il legislatore delegante non lo vieti in modo esplicito. con molti argomenti, l' a. si schiera a favore di questa tesi e ne auspica l' accoglimento anche per ragioni pratiche.
Centro diretto da G.F. Ciaurro - Camera dei Deputati



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