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137785
IDG810900197
81.09.00197 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
messina rino
insubordinazione in assenza del superiore e diffamazione: elementi differenziali
Rass. giust. mil., an. 5 (1979), fasc. 3, pag. 97-107
d5512; d5515
l' a., partendo dalla premessa che non esiste nessun argomento per escludere il delitto di diffamazione nel caso in cui tra l' agente ed il soggetto passivo sussista un rapporto di subordinazione gerarchica, si sofferma ad analizzare l' oggetto della tutela giuridica negli artt. 191 e 227 c.p.mil.p.. le 2 norme, pur operando in due campi distinti e tra loro non assimilabili, tutelano il medesimo bene individuale: l' onore. occorre, quindi, individuare i compiti e i caratteri differenziati delle 2 fattispecie. in ordine a questa differenza esistono due diverse tendenze giurisprudenziali: una fa leva sulla qualita' militare o meno delle persone cui e' rivolta l' ingiuria o la diffamazione, l' altra nella presenza fisica o meno delle medesime persone. quest' ultima tendenza, che e' la piu' recente, non convince, in quanto la presenza o l' assenza fisica dei destinatari delle espressioni offensive sono inidonee a fondare una differenza per loro equivocita'. l' elemento che segna la linea di demarcazione fra le 2 norme e' dato dalla qualita' personale degli interlocutori, che vengono configurati come "persone" nell' art. 227 e come "militari" nell' art. 191 c.p.mil.p..
art. 191 c.p.mil.p. art. 227 c.p.mil.p.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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