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| IDG811200258 | |
| 81.12.00258 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| bonamore nicola
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| il sindacato del giudice ordinario sugli atti amministrativi,
elementi costitutivi di un illecito penale scolastico
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| nota a cass. 15 settembre 1976, n. 8825
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| Riv. giur. scuola, an. 18 (1979), fasc. 1, pag. 100-111
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d120; d12061; d1520; d51113
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| l' a., traendo spunto dalla fattispecie concreta indicata dalla
sentenza in questione, si occupa della, talvolta sottile, distinzione
esistente nel nostro ordinamento tra "interesse in atti di ufficio" e
"abuso di ufficio" ritenendo che erroneamente la corte di cassazione
abbia rilevato qui un reato previsto nell' art. 323 c.p. anziche'
quello configurabile dal 324 c.p.. in particolare l' a. ritiene
erronea la motivazione della corte che basa la distinzione sul
movente del reato ritenendo egli che la sentenza in questione sia
dettata dalla diffusa opinione per cui il controllo di legittimita'
spettante al giudice ordinario non possa estendersi al rilievo dell'
eccesso di potere od almeno al rilievo di quelle figure di vizio che
importano un apprezzamento sulla discrezionalita', opinione ancora
diffusa nonostante che oggi, con la suddivisione fra abusivita'
oggettiva e soggettiva, si sia compiuto un assottigliamento della
materia insindacabile del giudice ordinario. piu' radicalmente pero'
l' a. ritiene da superare questo "tabu'" poiche' in contrasto con la
stessa logica oltre che col diritto, nonche' in evidente difformita'
con lo spirito dell' art. 113 cost..
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| art. 323 c.p.
art. 324 c.p.
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