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137917
IDG811200271
81.12.00271 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
de simone saverio
principio e fine del pubblico impiego nelle vertenze fra "precari" e universita'
Riv. giur. scuola, an. 18 (1979), fasc. 3, pag. 482-499
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d143; d14312; d184; d18420; d18453
l' a. ritiene i provvedimenti urgenti del 1973 come un passo indietro rispetto, addirittura, alla legge casati del 1859 e come tali produttivi di danni al paese. rilevato che le norme in questione isituiscono due nuove figure di docente subalterno: l' assegnista ed il contrattista, ritiene non solo non abolita la figura clientelare dell' assistente ma addirittura incrementata per le norme introdotte propendendo apertamente verso una abolizione del personale avventizio. da tale premessa l' a., che allarga la propria critica all' intera universita' italiana, analizza poi il rapporto intercorrente tra contrattisti ed assegnisti e l' universita' ritenendolo inconfutabilmente di pubblico impiego e analizzando le forme di tutela proprie di tali figure, ritiene che le vicende giudiziarie trascorse abbiano avuto il merito di riproporre il problema dell' intreccio fra pubblico e privato, soprattutto nell' ambito del fenomeno lavoro, e che si debba porre in discussione il principio della dicotomia pubblico-privato. in tale ambito, allargando la propria critica, l' a. ritiene da mutare l' intera societa' che con la "dittatura ideologica dei ceti istruiti" e con la scuola a cio' programmata non fa' che generare protesta, rabbia e violenza, non mancando pero' di rilevare l' estrema difficolta' della soluzione da lui propugnata.
l. 30 novembre 1973, n. 766 art. 2126 c.c. art. 2041 c.c. art. 36 cost. art. 2099 c.c.
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