| piu' si allarga il campo della decretazione piu' la funzione del
governo come macchina a se' stante viene esaltata. non
basta,naturalmente, richiamarsi alla garanzia della "conversione" per
una ragione evidente che tuttavia gia' porta il nostro ragionamento
fuori dagli aspetti piu' direttamente "formali": l' espansione dei
contenuti legislativi individuati per "decreto", infatti,
precostituisce una rete fittissima di poteri, di interpretazioni, di
tagli, eseguiti nella realta' da un organo che dovrebbe avere come
sua funzione essenziale quella di costruire tramiti e rapporti con
realta' che gli sono esterne. il potere di fatto del governo tende a
tramutarsi in potere di diritto, la sua lettura della realta' tende a
presentarsi come quella prevalente, quella che decide di interpretare
come "eccezionale" ogni situazione che puo' diventare difficilmente
governabile se sottoposta a un confronto, a una dialettica.
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