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| IDG810600337 | |
| 81.06.00337 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| bonfatti sido
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| la formazione dello stato passivo: v - le dichiarazioni tardive di
crediti
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| rassegna di giurisprudenza
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| Giur. comm., an. 7 (1980), fasc. 6, pt. 1, pag. 985-1052
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d31362
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| l' insinuazione tardiva riguarda tutti i creditori che non abbiano
depositata la loro domanda di insinuazione entro il termine,
rispettando il quale essa sarebbe stata considerata tempestiva; nella
maggior parte dei casi il termine si identifica con il compimento
dell' udienza di verifica, ma anche i creditori residenti all'
estero, che non abbiano usufruito del termine prorogato ex art. 92
secondo comma l. fall., non si vedranno per questo preclusa la
possibilita' di insinuarsi nel fallimento. in dottrina l'
orientamento prevalente richiede, perche' si possa dar luogo all'
ammissione al passivo del credito tardivo con decreto del giudice
delegato, il giudizio favorevole tanto di quest' ultimo quanto del
curatore. anche in giurisprudenza la tesi prevalente e' quella che
riconosce carattere ostativo -rispetto alla possibilita' di un'
ammissione immediata del credito- alla contestazione del curatore
fallimentare.
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| art. 92 l. fall.
art. 101 l. fall.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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