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138334
IDG810900266
81.09.00266 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
violante paola
l' atto di disposizione nella truffa e la frode fiscale
Indice pen., an. 14 (1980), fasc. 3, pag. 559-578
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d51910; d2151
la cassazione in due sentenze, l' una della sez. i pen. 31 gennaio 1979, e l' altra della sez. ii pen. 23 febbraio 1972, si e' occupata dei rapporti tra truffa e frode fiscale. le due pronunce, pur convergendo sul punto fondamentale dell' essenzialita' dell' atto di disposizione nella truffa come caratteristica peculiare e demarcante del reato, tuttavia divergono sul suo contenuto, interpretandolo l' una restrittivamente, l' altra estensivamente. invero posta nell' art. 640 c.p. la necessaria concatenazione causale induzione errore - atto volontario - alterazione patrimoniale, non dovrebbe risultare difficile risolvere il quesito se nella frode fiscale ricorrono tali estremi. bisogna pero' intendersi sul concetto di frode fiscale, il quale per definizione implica "fatti fraudolenti" al fine di sottrarre materia all' imposizione. siamo in presenza di fatti fraudolenti ogniqualvolta il contribuente intenda distorcere gli strumenti predisposti dalla legge per consentire un corretto adempimento degli obblighi tributari in modo da indurre in errore gli organi amministrativi di controllo. a ben vedere pero' l' accertamento non e' un atto di disposizione compiuto sotto induzione in errore: dalla presentazione della dichiarazione deriva l' obbligo di procedere, onde alla dichiarazione non corrisponde una posizione creditoria disponibile dello stato, neppure nell' ipotesi, come per alcuni tributi, in cui sorge in capo al dichiarante l' obbligo di versare il contributo corrispondente, verificandosi invece un mero obbligo del contribuente di attuazione della norma tributaria. il problema puo' sorgere in un momento antecedente, quando in base a falsa dichiarazione, nasca nello stato un' implicita rinuncia al credito. ma anche qui soccorre l' argomento della concatenazione causale e comunque non si riesce a denucleare nell' imposizione tributaria dello stato un atto volontario di concessione del proprio patrimonio dietro induzione in errore.
art. 640 c.p. cass. sez. i pen. 31 gennaio 1979 cass. sez. ii pen. 23 febbraio 1972
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