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| IDG810900273 | |
| 81.09.00273 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| giarda angelo
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| condizioni e limiti di ammissibilita' dell' autodifesa esclusiva
della parte civile
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| nota a app. milano sez. ii 28 maggio 1976
pret. milano sez. ii 13 giugno 1979
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| Riv. it. dir. proc. pen., an. 23 (1980), fasc. 4, pag. 1455-1462
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d6032; d60354; d4041
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| il problema dell' ammissibilita' dell' autodifesa esclusiva della
parte civile non va imperniato sull' alternativa applicabilita' o non
applicabilita' dell' art. 86 c.p.c., sia perche' questo non esaurisce
la gamma di situazioni in cui la parte civile (non necessariamente
abilitata al patrocinio forense) ritiene di svolgere l' autodifesa,
sia per la scorrettezza metodologica di ricorrere ai principi
civilisti quando il codice di rito penale gia' risolve in senso
chiaramente affermativo (confronta artt. 91 comma 2, 93 comma 1, 124
comma 2 e 126, 132, 407 n. 3 c.p.p., tutti riferenti la difesa
tecnica al solo imputato e l' esercizio delle facolta' alla parte o
al rappresentante-procuratore speciale della parte civile e non al
difensore in quanto tale). la disciplina suscita qualche
perplessita', soprattutto di fronte alla obbligatorieta' della difesa
tecnica a favore dell' imputato. vieppiu' non sembra rispondere ad
alcuno dei canoni di fondo di ogni attivita' giurisdizionale,
segnatamente di quello che vuole la parte affiancata da un soggetto
che, dotato di una specifica preparazione professionale forense si
trovi rispetto al thema decidendum in una posizione di sufficiente
distacco emotivo, al fine di garantire l' accertamento della verita'
storica. senza contare dell' inadeguatezza della disciplina
concernente il patrocinio dei non abbienti.
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| art. 86 c.p.c.
art. 96 c.p.p.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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