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138352
IDG811200327
81.12.00327 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
postiglione amedeo
il ruolo del giudice in relazione alla normativa energetica per la conservazione delle risorse e la difesa ambientale
Impr. amb. pubbl. amm., an. 6 (1979), fasc. 1, pt. 1, pag. 74-93
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d152; d1521; d18100; d1825
l' a. rileva in primo luogo le gravi lacune esistenti nell' intervento legislativo nel settore dell' energia: disorganicita' delle varie leggi, mancanza di un disegno unitario a livello di programmazione, mancanza di una precisa definizione delle competenze e controlli meramente repressivi. l' a. compie poi un' analisi della giurisprudenza in materia. da questa non emergono dati confortanti. probabilmente anche a causa della rilevata caoticita' della legislazione le pronunce giurisprudenziali sono scarse; non se ne riscontrano in materia di raffinerie, di centrali termoelettriche, di industrie siderurgiche, ne' in materia di motorizzazione civile per quanto attiene all' inquinamento che ne deriva. anche la c.d. legge antismog (l. 3 luglio 1966, n. 615) che aveva segnato una tappa importante nel settore, ha visto poche applicazioni a livello giudiziale. da segnalare, invece, 1 la giurisprudenza riguardante le cave, i depositi di olii minerali, i distributori di carburante. in tema di acque, dopo l' introduzione della l. 10 maggio 1976, n. 319, l' orientamento della giurisprudenza si fa piu' definito. il primo effetto della legge e' stato, in certo senso, negativo: in forza dell' art. 25 numerosi procedimenti penali contro l' inquinamento sono stati chiusi in cassazione con la formula "perche' il fatto non costituisce reato". copiosa e' la giurisprudenza relativa al rapporto tra la nuova legge e la precedente normativa. rileva ancora l' a. come un notevole sforzo di adeguamento a nuove esigenze si noti nella giurisprudenza relativa all' inquinamento da rumore (art. 659 c.p.). riguardo al problema dell' energia nucleare sono da segnalare sentenze relative al reato di omessa denuncia di materiale radioattivo, all' impiego di macchine emananti radiazioni ionizzanti, alla protezione sanitaria del lavoratore. la giurisprudenza e' intervenuta attivamente in tema di tutela del suolo, gravi sono in questo campo i problemi relativi allo smaltimento dei rifiuti. l' a. conclude affermando che le carenze legislative si riflettono inevitabilmente sulla giurisprudenza, ma che un contributo piu' incisivo di questa puo' comunque prospettarsi; a tal fine elementi positivi potrebbero essere costituiti dalla concessione della legittimazione processuale a nuovi soggetti e organismi portatori di interessi collettivi e dalla creazione di uno speciale archivio, presso il centro di documentazione elettronica presso la corte di cassazione, su "ecologia e territorio" che raccolga tutta la normativa anche secondaria in materia.
l. 3 luglio 1966, n. 615 l. 10 maggio 1976, n. 319
Centro diretto da E. D'Elia - IDG Firenze



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