Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa giuridica

Documento


138353
IDG811200328
81.12.00328 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
santaniello giuseppe
ecologia costiera e balneazione: limiti di competenza, di responsabilita' e di intervento dell' autorita' amministrativa e giudiziaria
Impr. amb. pubbl. amm., an. 6 (1979), fasc. 1, pt. 1, pag. 18-32
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d13000
l' a. mette in evidenza che sui beni del demanio marittimo vengono a confluire una molteplicita' di interessi. cio' pone la necessita' di individuare con chiarezza i poteri e le responsabilita' rispettivamente dell' autorita' amministrativa e di quella giudiziaria, ai fini della composizione degli stessi. in relazione alle fruizioni della proprieta' collettiva marittima si pongono due esigenze, talvolta confliggenti: da una parte quella delle generalita' di cittadini pel l' uso pubblico del mare, dall' altra quella degli operatori turistici, in relazione alla emergente potenzialita' economica e produttiva del mare. l' a. nota come per la utilizzazione ai fini turistico-balneari sia necessario apprestare strumenti giuridici piu' idonei che non il regime concessorio, utilizzabile finche' l' uso particolare costituisce effettivamente un uso eccezionale. su questa ampia problematica si innesta poi il problema della salvaguardia dell' equilibrio ecologico, in relazione all' art. 32 cost. a norma del quale, secondo l' a. il tema della salute va tutelato assicurando al cittadino la libera esplicazione della personalita' in un ambiente sano. si impone pertanto la posizione di una normativa organica che disciplini unitariamente la disponibilita' e l' uso del demanio marittimo, la regolazione degli scarichi ed inquinamenti, la difesa del mare. un primo passo in questo senso si puo' rinvenire nella legge 10/5/1976 n. 319 che esattamente individua nella disciplina degli affacci e delle immissioni in mare uno dei punti fondamentali per la salvaguardia della fascia costiera. per quanto riguarda infine il riparto delle competenze, l' autore rileva come le funzioni amministrative in materia di ecologia siano state attribuite alle regioni, che divengono pertanto il centro programmatico ed operativo dell' intera politica di gestione delle acque riguardo agli interventi dell' autorita' giudiziaria. l' a. segnala infine come la legge merli sia imperniata su una disciplina di tipo preventivo piuttosto che repressivo: tale carattere, mentre da un lato manifesta la tendenza verso modelli nuovi miranti ad evitare determinati eventi attraverso l' incentivazione dei programmi promozionali, dall' altro denuncia le difficolta' nella tipizzazione di illeciti connessi alle attivita' incidenti su beni collettivi.
art. 32 cost. l. 10 maggio 1976, n. 319
Centro diretto da E. D'Elia - IDG Firenze



Ritorna al menu della banca dati