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| IDG810600633 | |
| 81.06.00633 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| franchi giuseppe
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| giurisdizione fallimentare
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| nota a cass. sez. un. civ. 14 giugno 1980, n. 3796
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| Giur. it., an. 132 (1980), fasc. 12, pt. 1a, pag. 1851-1854
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d31311; d40217
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| nel caso esaminato dalla sentenza un imprenditore commerciale chiama
in giudizio una societa' con sede in francia perche' a sua volta sia
dichiarata fallita in italia; in sede di regolamento la corte di
cassazione sostiene che l' art. 9 l. fall., nella parte in cui
consente che l' imprenditore commerciale con sede principale all'
estero sia dichiarato fallito in italia, non si applica perche'
derogato dall' art. 20 della conv. italo-francese 3 giugno 1930 sull'
esecuzione delle sentenze civili e commerciali. l' a. osserva che la
soluzione da dare alla stregua dell' art. 9 e' questa: esiste la
giurisdizione italiana per il fallimento dell' imprenditore di
qualsiasi nazionalita' con sede dell' impresa in italia; la facolta'
di dichiarare fallito un diverso imprenditore e' condizionata dall'
esistenza in italia di un' attivita' organizzata mediante una sede
secondaria o una filiale, dall' esistenza in italia di beni e crediti
del fallendo, ed infine da una situazione di convenienza da
apprezzarsi discrezionalmente. resta in ogni caso auspicabile una
disciplina comunitaria del fallimento.
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| art. 9 l. fall.
art. 20 conv. italia-francia 3 giugno 1930 (esecuzione sentenze
civili e commerciali)
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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