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| IDG810900229 | |
| 81.09.00229 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| ferraro angelo
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| il capoverso dell' art. 152 c.p.p. ed il colloquio con il morto
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| nota a cass. sez. i pen. 30 gennaio 1979
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| Cass. pen., an. 20 (1980), fasc. 11-12, pag. 1596-1600
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| d60414; d50410
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| l' a. non condivide l' indirizzo giurisprudenziale, cui aderisce la
sentenza annotata, secondo il quale la morte dell' imputato impone l'
improcedibilita' per estinzione del reato, precludendo l' esame nel
merito volto ad accertare che il fatto non costituisce reato. tale
assunto e' infatti basato su un' interpretazione inesatta dell' art.
152 comma 2 c.p.p.: in realta' la morte dell' imputato non presenta
alcuna differenza rispetto alle altre cause estintive del reato. ne'
vale l' altro argomento, di frequente addotto, d' una carenza d'
interesse nell' ipotesi di morte dell' imputato: infatti l'
ordinamento tutela l' interesse dei prossimi congiunti, ad esempio in
riferimento al diritto di querela per determinati reati o per la
legittimazione a chiedere la revisione d' una sentenza.
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| art. 152 comma 2 c.p.p.
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