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138437
IDG810700029
81.07.00029 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
d' asaro giacomo
morte del coltivatore ed effetti sui rapporti agrari
Giur. agr. it., an. 27 (1980), fasc. 11, pt. 1, pag. 597-607
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d9142; d9135; d91435; d91448
l' a. esamina criticamente la normativa vigente in materia sottolineandone limiti e incongruenze. si sofferma sull' interpretazione delle norme che regolano gli effetti della morte del mezzadro e del colono con riferimento alle divergenze di struttura tra i due tipi di rapporto. esclude che tali norme siano state implicitamente abrogate dalla disciplina vincolistica e dall' introduzione dell' istituto dell' impresa familiare. ritiene che la morte del mezzadro, a differenza della morte del colono, non dia luogo ad una vicenda successoria. illustra le conseguenze della mancata o tardiva sostituzione del mezzadro e del colono. si sofferma sulla problematica connessa alla morte dell' affittuario nell' affitto a non coltivatore diretto ed esamina criticamente la normativa vigente in materia, anche con riferimento all' istituto dell' impresa familiare, sottolineando come essa appaia inadeguata ad assicurare la tutela del lavoro imprenditoriale agricolo e la continuita' dell' impresa. rileva come nella disciplina dell' affitto a coltivatore diretto del 1957 siano state tenute presenti le esigenze di tutela della posizione dei coltivatori, ma non quelle dell' impresa ed osserva che ne' la legge del 1971 ne' l' art. 230 bis c.c. possano considerarsi migliorative della disciplina precedente.
art. 2159 c.c. art. 2168 c.c. art. 2158 c.c. art. 230 bis c.c. art. 1627 c.c. art. 29 l. 11 febbraio 1971, n. 11
Ist. dir. agrario - Univ. FI



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