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139734
IDG811200463
81.12.00463 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Garrone Giovanni Battista
Il regime delle destinazioni d' uso delle opere edilizie nella legislazione urbanistica e regionale.
Nota a Cons. Stato sez. V 23 novembre 1979, n. 743
Foro it., an. 105 (1980), fasc. 7-8, pt. 3, pag. 341-350
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D182; D18220; D18238; D18239; D18230
L' A. affronta l' argomento se il mero mutamento di destinazione di un immobile erigendo sia assoggettabile a concessione pur se non accompagnato da esecuzione di opere materiali. In tale ambito egli accentra la propria attenzione al caso in cui il mutamento della destinazione non influisca sulla osservanza del vincolo di zona, propendendo, in caso contrario, decisamente per l' affermativa; ed attraverso una argomentazione ex art. 32 della legge urbanistica ritiene non illegittima la costruzione di cui sia stato modificato l' uso sebbene il Cons. Stato, in una decisione del gennaio 1979, sia stato di diverso avviso cosi' come gran parte della dottrina. Rileva l' A., come, in pratica, il punto focale della questione e' se le funzioni concesse al sindaco dall' art. 32 l. 1150/1942 siano, o meno, ricavabili dall' art. 1 l. 1977 propendendo decisamente per la negativa anche attraverso una interpretazione particolare del concetto di "destinazione d' uso" a cui la l. 1977 n. 10 fa riferimento. In conclusione afferma, anche alla luce di singole normative regionali, come non esistendo una normazione che tipizzi e garantisca il controllo delle destinazioni degli immobili il compito di definizione della categoria dei mutamenti sostanziali delle destinazioni d' uso degli edifici e' stato lasciato all' interpretazione giurisprudenziale.
art. 32 l. 17 agosto 1942, n. 1150 art. 1 l. 28 gennaio 1977, n. 10 TAR TO 9 febbraio 1979, n. 84
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