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139738
IDG811200468
81.12.00468 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Sepe Onorato
La figura del dirigente nell' amministrazione moderna
Foro amm., an. 56 (1980), fasc. 12, pt. 1, pag. 2300-2312
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
D14; D143; D1723; D1724; D170
L' A. esegue una attenta disamina delle funzioni e problematiche del moderno dirigente amministrativo partendo dal presupposto che egli deve essere un uomo di cultura e di pensiero, oltre che profondo conoscitore dell' ordinamento giuridico del proprio paese, per la necessita' di porre in essere scelte discrezionali ed anche per la complessita' dell' amministrazione. Premesse alcune considerazioni di critica nell' ambito della letteratura socialista, riconosce ai dirigenti una funzione preminente che, proprio per porgli come i collaboratori fiduciari dei politici, dovrebbe poter comportare una trasformazione dell' amministrazione. Valuta poi l' effettiva portata delle tendenza alla separazione dell' attivita' politica da quella amministrativa solo parzialmente introdotta in Italia , col d.p.r. n. 748 del 1972, a differenza della realizzazione avutasi in altri paesi (Inghilterra, Stati Uniti) in cui tale separazione e' netta. Da tale considerazione di "precarieta'" di struttura di fondo, l' A. ricava infine la necessita' di una nuova legge sulla dirigenza, che pero' non puo' essere svincolata da una riorganizzazione dei Ministeri, che finalmente elimini quel "troncone tarlato" caratterizzato da incrostazioni successive rappresentato dalla nostra P.A..
Centro diretto da E. D'Elia - IDG Firenze



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