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139832
IDG810601147
81.06.01147 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Franceschelli Vincenzo
La famiglia di fatto da deviant phenomenon a istituzione sociale
Relazione al Convegno sul tema "Family living in a changing society", Uppsala (Svezia), 5-9 giugno 1979
Dir. fam., an. 9 (1980), fasc. 4, pt. 2, pag. 1257-1299
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D301
L' A. prende spunto dal Convegno di Uppsala sul tema "Family living in a changing society" per trattare il problema, comune a piu' ordinamenti, della "famiglia di fatto". Rileva che sul piano dell' indagine sociologica la natura del fenomeno e' divisa in tre fasi, a seconda della sua consistenza sociale: nella prima fase esso e' fenomeno deviante, mai visto o combattuto dalla morale sociale; nella seconda fase esso tende ad essere accettato dai piu'; nella terza fase esso diventa una istituzione sociale, ma che tuttavia in tutti gli ordinamenti esso e' fenomeno esistente e fonomeno giuridico. Analizza quindi la rilevanza della "famiglia di fatto" nel sistema italiano in seguito alla riforma del diritto di famiglia, soffermandosi sui molteplici problemi che essa pone. Dichiara: "se esiste, come esiste, anche nel diritto italiano una evidente tendenza alla equiparazione tra famiglia naturale e famiglia legittima, tale equiparazione e' lungi dall' aver raggiunto una dimensione globale e completa". Per quanto riguarda poi il problema generale di politica legislativa emerso al Convegno, osserva che in definitiva lo Stato ha ancora oggi interesse a difendere il matrimonio legittimo come istituzione sociale, e che per convincersene basta pensare non tanto al tema generale della certezza e stabilita' dei rapporti giuridici, ma anche solo ai fini pratici, alle conseguenze giuridiche che lo stato attribuisce al matrimonio sul piano, per esempio, della legislazione sociale.
l. 19 maggio 1975, n. 151
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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