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| IDG810601154 | |
| 81.06.01154 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Dogliotti Massimo
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| Famiglia di fatto: orientamenti giurisprudenziali e costume sociale
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| Nota a C. Cost. 14 aprile 1980, n. 45
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| Dir. fam., an. 9 (1980), fasc. 4, pt. 1, pag. 1059-1066
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D301; D30640
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| L' A. critica la sentenza della Corte Costituzionale che in tema di
"famiglia di fatto" afferma: "non e' fondata - in relazione all' art.
3, primo comma, Cost. - la questione di legittimita' dell' art. 2
bis, comma primo, parte prima, l. 12 agosto 1974 n. 351, e dell' art.
1, comma quarto, parte prima, l. 23 maggio 1950 n. 253, nella parte
in cui dette norme non comprendono tra i beneficiarii della proroga
legale il convivente more uxorio del conduttore defunto". Rileva che
tale interpretazione contrasta con la dottrina e la giurisprudenza
dominante, le quali privilegiano un modello familiare non piu'
fondato esclusivamente sul vincolo formale del matrimonio ma
piuttosto sulla stabilita' dei sentimenti e degli interessi che ne
legano i componenti, equiparando, percio', per taluni effetti e
segnatamente in tema di "diritto all' abitazione" la famiglia di
fatto alla famiglia legittima. Aggiunge che, essendo la questione
della rilevanza dell' unione di fatto assai complessa e dibattuta,
non pare lecito neppure alla Corte Costituzionale "escluderla" sic et
simpliciter, in poche righe e con scarse argomentazione.
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| art. 3 comma 1 Cost.
art. 2 bis l. 12 agosto 1974, n. 351
art. 1 l. 23 maggio 1950, n. 253
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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