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139880
IDG810601690
81.06.01690 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Vidiri Guido
Brevi note in tema di arresto del lavoratore
Nota a Trib. Napoli 13 giugno 1980
Giur. merito, an. 13 (1981), fasc. 1, pt. 1, pag. 15-18
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D747
L' A. affronta la problematica relativa alle conseguenze sul rapporto di lavoro dell' arresto del prestatore d' opera per fatti estranei allo svolgimento della sua attivita' lavorativa, tema oggetto della sentenza che annota. L' A. rileva come in argomento si riscontri una molteplicita' di opinioni: dall' indirizzo secondo cui, al di fuori dei casi previsti dagli artt. 2110 e 2111 c.c., l' impossibilita' sopravvenuta della prestazione del lavoratore ha come diretta conseguenza l' estinzione ipso iure del rapporto, all' opposto indirizzo che, richiamandosi alla presunzione di innocenza di cui all' art. 27 Cost., esclude che la detenzione preventiva del lavoratore possa configurare giusta causa o giustificato motivo di licenziamento. L' A. non ritiene convincenti ambedue queste tesi e neppure quella del Tribunale di Napoli, che, aderendo alla giurisprudenza della Corte di Cassazione, ha ritenuto che l' arresto del lavoratore vada disciplinato dal diritto comune e piu' precisamente dall' art. 1464 c.c.. Secondo l' A. va condivisa la tesi che tende a ricondurre la carcerazione preventiva non sotto lo schema generale dell' art. 1464, bensi' nell' ambito del giustificato motivo di licenziamento di cui all' art. 3 della l. 604 del 1968, norma questa che fornirebbe precisi criteri per contemperare l' interesse del lavoratore con quello del datore di lavoro.
art. 1464 c.c. art. 3 l. 15 luglio 1966, n. 604
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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