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Documento


139895
IDG810601827
81.06.01827 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Alberti Piergiorgio
Una normativa ministeriale di dubbia legittimita' sulla pesca professionale e sportiva
Dir. maritt., s. 3, an. 83 (1981), fasc. 1, pag. 3-12
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D93153; D91100; D01175
Viene esaminata la facolta' di deroga concessa al Ministro per la Marina Mercantile dall' art. 32 l. 863 del 1965 all' emanazione di norme regolamentari in materia di pesca, e si ritiene che il d.m. 7 gennaio 1980 esorbiti per piu' motivi dai confini posti alla potesta' regolamentare. Trattandosi infatti di modifiche a precedenti disposizioni riguardanti anche la pesca sportiva e l' iscrizione nel registro dei pescatori, si ritiene che non vi era possibilita' di intervenire per vie regolamentari. Inoltre imponendo il decreto la dichiarazione di attivita' prevalente od esclusiva per l' iscrizione nel registro dei pescatori, vengono introdotte modifiche alle norme sull' acquisizione dello status professionale precedentemente stabilite. Infine si ritiene illegittimo perche', vietando completamente per la pesca sportiva l' uso di attrezzature non individuali, toglie operativita' all' art. 139 d.p.r. n. 1639 del 1968 e' in contrasto con l' art. 17 della legge del 1965 e tende a privilegiare la pesca professionale.
art. 32 l. 14 luglio 1965, n. 863 d.p.r. 2 ottobre 1968, n. 1639 d.m. 7 gennaio 1980
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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