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139926
IDG810601904
81.06.01904 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Acone Modestino
Riflessioni sul rapporto tra la correzione degli errori materiali ed i mezzi di impugnazione
Riv. trim. dir. proc. civ., an. 34 (1980), fasc. 4, pag. 1297-1383
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D4164; D420
L' A. affronta la problematica relativa ai rapporti tra correzione degli errori materiali ed i mezzi di impugnazione, sul piano della compatibilita' o meno del contemporaneo svolgersi dei due procedimenti, ovvero del riflesso dell' uno sulla proponibilita' e/o sulla procedibilita' dell' altro, oltre che sull' eventuale "vis attractiva" nella sede procedimentale prevalente, partendo dalla dichiarazione dell' art. 287 c.p.c.. Dopo aver esposto le varie versioni della giurisprudenza tutte condizionate psicologicamente dal ritenere la materia della correzione strettamente aderente a quella delle impugnazioni, per il dogma dell' intangibilita' dell' atto giurisdizionale decisiorio da parte del giudice che l' ha pronunciato, conclude riportando le recenti svolte giurisprudenziali tendenti ad espungere la correzione degli errori materiali dall' ambito dell' attivita' decisioria, auspicando "de iure condendo" una disciplina della rettificazione degli atti processuali in sede di "parte generale" con una specifica regolamentazione della correzione del provvedimento giurisdizionale secondo criteri indipendenti dallo svolgimento delle impugnazioni civili.
art. 287 c.p.c.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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