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139943
IDG810601942
81.06.01942 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Pera Giuseppe
Sui limiti della facolta' del dipendente ammalato di lavorare per terzi
Osservazione a Cass. 26 gennaio 1981, n. 584
Giust. civ., an. 31 (1981), fasc. 4, pt. 1, pag. 697
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D74471
Secondo la Corte, lo svolgimento di altra attivita' lavorativa presso terzi da parte del lavoratore ammalato puo' rappresentare un rimedio terapeutico a patto di non pregiudicare la possibilita' di guarigione, in quanto si sostanzi, nella fattispecie concreta, in un' attivita' assolutamente sconsigliata, in costanza di quella determinata malattia. L' A., che fa rapido accenno ad una propria valutazione critica di tale principio svolta aliunde, si limita qui ad accennare ai necessari collegamenti tra obbligo del lavoratore di curarsi, obbligo dello stesso di collaborare, facolta' del datore di lavoro di appurare la veridicita' dello stato impeditivo e suoi limiti, e la grave problematica dell' assenteismo.
Cass. 16 giugno 1976, n. 2244 Trib. Savona 18 agosto 1977 art. 5 l. 20 maggio 1970, n. 300 Pret. Corteolona 9 agosto 1976 Cass. 9 dicembre 1977, n. 5338 Cass. 11 aprile 1980, n. 2319
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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