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| IDG810601964 | |
| 81.06.01964 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Ferrone Pio
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| Il procedimento per convalida dopo la legge sull' equo canone: prime
puntualizzazioni e persistenti incertezze
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| Nota a Cass. 7 marzo 1981, n. 1290
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| Giust. civ., an. 31 (1981), fasc. 6, pt. 1, pag. 1313-1316
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D4401
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| Dopo aver sottolineato la complessita' spesso rivestita dai problemi
di coordinamento determinati dall' introduzione della legge n.
392/78, l' A. afferma che la sentenza della Cassazione in commento
implicitamente riconosce che il procedimento per convalida non e'
stato cancellato dalla nuova disciplina delle locazioni; tanto piu'
che manca un' abrogazione espressa. Cio' evidentemente non significa
pero' che la legge sull' equo canone sia priva di qualsiasi influenza
sul procedimento di convalida. Una volta affermato quanto sopra e'
evidente che non puo' non essere necessario rispettare i criteri di
competenza ex art. 667 c.p.c.. Ancora incerta e' invece la soluzione
da dare ad altri interrogativi determinati dalla 392/78: se e quando
l' ordinanza di convalida e quella di rilascio ex art. 665 c.p.c.
devono contenere la fissazione del termine di rilascio ex art. 56 l.
392/78; se il termine di grazia in favore del conduttore moroso abbia
un ambito esteso anche alle locazioni non abitative. In ultimo l' A.
affronta le problematiche relative alle conseguenze che ha sulla
determinazione della competenza il fatto che il locatario moroso si
opponga allo sfratto contestando il calcolo del canone e
conseguentemente la mora.
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| l. 27 luglio 1978, n. 392
art. 665 c.p.c.
art. 667 c.p.c.
art. 34 c.p.c.
art. 295 c.p.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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