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| IDG810601954 | |
| 81.06.01954 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Papaleoni Marco
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| Referendum e condotta antisindacale
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| Nota a Pret. Borgo a Mozzano 10 gennaio 1981
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| Giust. civ., an. 31 (1981), fasc. 4, pt. 1, pag. 889-893
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D71134
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| Secondo l' A. la scarsa utilizzazione pratica del referendum ha
relegato tale istituto ad argomento di esercitazioni astratte che,
poste di fronte al vaglio della realta', si dimostrano scarsamente
convincenti. Attraverso l' analisi delle indicazioni offerte dall'
esperienza comparata, in cui il referendum poggia su una solida
tradizione e una costante prassi applicativa, si evidenzia come la
ratio dell' istituto sia quella di offrire uno strumento di verifica
da parte della base delle piattaforme rivendicative elaborate dalle
organizzazioni sindacali. Da cio' discende la necessaria
vincolativita' del voto espresso, negandosi il potere del sindacato
di disattenderne il risultato per proprie superiori valutazioni
politiche. Poste tali premesse, l' A. esamina le opinioni espresse
dalla giurisprudenza in ordine all' attuazione concreta dei principi
di liberta' e democrazia sui luoghi di lavoro, che non possono essere
interpretati a senso unico e devono consentire anche al datore di
lavoro il diritto di parteciparvi col rispetto delle regole di "fair
play". Sotto tale profilo si critica la soluzione accolta dal Pretore
di Borgo a Mozzano con la quale si e' ritenuta l' antisindacalita'
della disponibilita' del datore di lavoro (espressa attraverso l'
affissione di un comunicato alle maestranze) di dare seguito ai
risultati di un referendum il cui esito non era stato gradito dal
sindacato. Si osserva, infatti, che questo era l' unico mezzo per
rendere operante la volonta' manifestata dai lavoratori, il cui
rispetto si impone per incontestabili ragioni di giustizia.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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