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140029
IDG810900370
81.09.00370 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Riccio Giuseppe
Spunti per un' azione penale a tutela degli interessi collettivi
Giust. pen., an. 81 (1976), fasc. 12S, pt. 2, pag. 200-225
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D600; D60301; D62103; D02306
Sottolineata la valorizzazione del contraddittorio nelle direttive di riforma del processo penale, l' A. esamina le prospettive per l' introduzione di un' azione penale "privata", le ipotesi di azioni penali promosse da soggetti diversi dal Pubblico Ministero previste nel vigente ordinamento, gli orientamenti della giurisprudenza e della dottrina sul contenuto del potere concesso al "privato" in queste ipotesi, le ragioni addotte dalla dottrina a sostegno dell' introduzione nell' ordinamento penale di un' azione "privata" generalizzata e le perplessita' e le motivazioni contrarie alla nuova tendenza. L' interpretazione dei principi costituzionali, tuttavia, contrastante con il "monopolio" del Pubblico Ministero nella gestione dell' azione penale, dovrebbe almeno legittimare una azione penale di tipo collettivo quale mezzo di coinvolgimento attivo di gruppi esponenziali di interessi collettivi o diffusi nel processo sin dal primo atto e concreta espressione di quella partecipazione popolare all' amministrazione della giustizia che costituisce uno dei principi democratici piu' qualificanti della nostra Costituzione.
art. 2 Cost. art. 3 Cost. art. 24 Cost. art. 90 Cost. art. 96 Cost. art. 112 Cost. l. 20 marzo 1865, n. 2248 l. 17 luglio 1890, n. 6972 r.d. 19 novembre 1921, n. 1688 l. 10 marzo 1926, n. 562 r.d.l. 7 gennaio 1946, n. 1 d.p.r. 5 aprile 1951, n. 203
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