| 140060 | |
| IDG810900430 | |
| 81.09.00430 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Scarpari Giancarlo
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| Processo a mezzo stampa: il "7 aprile"
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| Quale giustizia, an. 10 (1979), fasc. 51, pag. 228-292
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| D51006; D5131
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| L' A. riprende la vicenda processuale dell' "Autonomia padovana",
esaminandone singoli episodi. Il giudice istruttore aveva ritenuto
che per la sussistenza del delitto associativo non occorre alcuna
particolare forma e costituzione, ne' distribuzione specifica dei
ruoli, essendo sufficiente l' affectio scelerum cioe' che gli
associati siano legati dall' unita' del fine delittuoso: il solo
fatto dell' esistenza di questa unione concretizza il pericolo per le
istituzioni, cioe' il verificarsi dell' evento. L' A. riprende
ironicamente tale assunto, deducendo che pertanto non occorrerebbe
alcuna prova dell' esistenza e continuita' del vincolo associativo
inteso come rapporto interpersonale tra gli imputati. Nulla
rileverebbe che alcuni imputati sostengono di non essersi piu' visti
da diversi anni bastando "l' unita' del fine criminoso" ad associarli
insieme.
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| Proc. Rep. Padova 23 gennaio 1978
Trib. Padova 12 aprile 1978
art. 270 c.p.
art. 283 c.p.
art. 284 c.p.
art. 286 c.p.
art. 306 c.p.
art. 416 c.p.
Trib. Roma ufficio istruzione 6 aprile 1979
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