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Documento


140061
IDG810900431
81.09.00431 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Scarponi Stefania
Licenziamenti Fiat: la vicenda dei 61
Quale giustizia, an. 10 (1979), fasc. 51, pag. 293-341
D747
L' A. esamina, momento per momento, la vicenda dei licenziamenti Fiat. Assai criticabile il decreto del Pretore che respinse il ricorso, ex art. 28 l. 300/1970, delle organizzazioni sindacali. Il Pretore sembra aderire alla tesi che esclude, in linea di principio, che possa essere qualificato come antisindacale il comportamento dell' imprenditore giustificabile in base ad esigenze aziendali, con cio' riproponendo la vecchia concezione corporativa di un interesse di impresa sovraordinato rispetto ai diritti dei lavoratori, in contrasto con il dato positivo scaturente dal collegamento tra l' art. 28 e gli artt. 39-40 Cost., che tutelano i beni ivi garantiti nei confronti del potere privato detenuto dal datore di lavoro. Si rischierebbe diversamente di attribuire carattere antisindacale solo a quegli atti che costituissero una sorta di abuso di potere da parte dell' imprenditore. La rilevanza delle esigenze aziendali e' riconoscibile solo nel caso in cui sia dimostrabile che il comportamento imprenditoriale si muove solo sul piano antagonistico economico e non su quello del conflitto industriale, come nel caso de quo. Si trattava infatti di un blocco di assunzioni volto specificamente a modificare il sistema di tutela del collocamento previsto dall' art. 8 l. 300/1970, che pone il divieto di indagine sulle opinioni.
art. 28 l. 20 maggio 1970, n. 300 Pret. Torino 21 gennaio 1980 Pret. Torino 23 aprile 1980
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