Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa giuridica

Documento


14079
IDG781310241
78.13.10241 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
pavarini massimo
il supercarcere del futuro
Crit. soc., an. 70 (1978), fasc. 13 (11 luglio), pag. 61-64
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d644; f4251
(Sommario: il carcere tradizionale e' morto, nasce il supercarcere di sicurezza come strumento di controllo sociale: il tema di un intervento al convegno sulle carceri organizzato a firenze della giunta regionale toscana)
l' a. intende dimostrare che la politica penitenziaria che ha portato all' istituzione dei carceri di massima sicurezza non rappresenta semplicemente una tendenza controriformistica rispetto alle indicazioni contenute nella legge del 1975, bensi' un fenomeno assai piu' complesso. l' idea dei supercarceri nasce negli stati uniti circa 40 anni fa e si diffonde rapidamente; il suo affermarsi segna la fine delle ipotesi di rieducazione e di risocializzazione e, secondo l' a., non fa che smascherare la vera ideologia che guida ogni politica penitenziaria. il carcere di massima sicurezza e' anche perno di un mutamento qualificativo nella politica del controllo sociale: infatti la disciplina, la punizione come momenti rieducativi venivano racchiuse nel carcere e costituivano gli elementi cui doveva soggiacere colui che aveva trasgredito al "contratto"; nel momento in cui la disciplina di estende al "sociale", la pena all' interno del carcere perde la sua motivazione di esistere e il carcere stesso da rieducatore diviene finalmente e scopertamente strumento di annientamento. in italia, dopo il fallimento della riforma del 1975, sostiene l' a., si tende, attraverso la depenalizzazione, l' impiego piu' accentuato delle pene pecuniarie e accessorie a spostare il controllo disciplinare sul terreno sociale: il supercarcere sembra porsi cosi' come istituzione del futuro destinata ad annientare non tanto quanti abbiano attentato alla vita e siano oggetto di unanime condanna quanto coloro che minacciano di sconvolgere il nuovo progetto di contratto sociale che non tollererebbe dissidenze e attacchi.
l. 26 luglio 1975, n. 354
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



Ritorna al menu della banca dati