| 141292 | |
| IDG811200775 | |
| 81.12.00775 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Lener A.
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| Nota a C. Conti 6 dicembre 1980, n. 111
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| Foro it., vol. 104, an. 106 (1981), fasc. 2, pt. 3, pag. 77-83
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| D18130; D16101
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| La sentenza annotata stabilisce il principio che, in mancanza di una
fonte normativa che regoli l' installazione telefonica a carico dello
Stato nelle private abitazioni di ministri, sottosegretari, capi di
gabinetto e di segreteria particolari dei suddetti, nonche' di alti
funzionari dell' amministrazione, anche fuori della citta' di Roma,
il titolo di legittimita' va individuato nel complesso di norme che
disciplinano il funzionamento dell' amministrazione pubblica, le
quali impongono che l' organizzazione dei pubblici uffici si adegui
alle esigenze proposte dal perseguimento degli alti fini dell'
amministrazione stessa. L' A. dissente ironicamente dal parere
espresso della Corte nella sentenza annotata, rilevando come si
ricorra addirittura alla Costituzione per giustificare l'
istallazione e l' utenza gratuita dei telefoni agli alti
rappresentanti del governo e della P.A., anche al domicilio privato
(fuori Roma), venendo a legittimare sicuri abusi che l' opinione
pubblica sente come particolarmente lesivi del sentimento di dignita'
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