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141349
IDG810602408
81.06.02408 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Menichetti Pier Rodolfo
Rapporti di agenzia e discriminazione per motivi sindacali
Riv. dir. lav., an. 32 (1980), fasc. 4, pt. 1, pag. 616-660
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D7706; D3178
Dopo un breve excursus sull' evoluzione della disciplina legislativa del rapporto di agenzia e sulla sua progressiva assimilazione a quella del rapporto di lavoro subordinato, viene preso in considerazione il possibile atteggiarsi della repressione della liberta' sindacale nell' ambito del rapporto di agenzia, con particolare riferimento ai fenomeni di rappresaglia e di discriminazione. L' A. si domanda se contro questi comportamenti lesivi della liberta' sindacale sia ipotizzabile una tutela piu' incisiva di quella desumibile dall' applicazione dei principi generali dell' ordinamento (art. 39 Cost., artt. 1324 e 1418 c.c.). La previsione normativa piu' idonea alla soluzione del problema e' l' art. 15 dello Statuto dei lavoratori, che l' A. ritiene direttamente utilizzabile anche a tutela dei lavoratori autonomi, almeno in quanto siano impegnati a svolgere una prestazione continuativa e coordinata, in condizioni di inferiorita' socio-economica. A tal fine appare decisiva la connessione dell' art. 15 dello Statuto dei lavoratori con il divieto di discriminazione in materia di impiego e di professione previsto dalla Convenzione OIL n. 111, resa esecutiva con legge n. 405 del 1963, nonche' con la legge n. 903 del 1977, sulla parita' uomo-donna, il cui art. 13 ha ampliato la portata della norma dello statuto.
art. 15 l. 20 maggio 1970, n. 300 l. 15 ottobre 1971, n. 911 art. 35 Cost. art. 39 Cost.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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