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141354
IDG811200831
81.12.00831 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Biscaretti di Ruffia Paolo
La revisione costituzionale negli "stati socialisti" europei: "norme giuridiche" e "norme convenzionali"
Riv. trim. dir. pubbl., (1981), fasc. 2, pag. 414-437
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D95302
Tutte le Costituzioni degli "Stati socialisti" europei si presentano oggidi' come delle "Costituzioni rigide": nel senso che per la loro revisione occorrono delle particolari "procedure aggravate" rispetto a quelle legislative ordinarie. Le "norme giuridiche" in esse contenute a tale proposito richiedono, infatti, che le anzidette revisioni siano approvate colla maggioranza dei 2/3 (o talvolta dei 3/5) dei componenti delle loro piu' elevate assemblee rappresentative. Use, peraltro, data la loro composizione, ad approvare ogni proposta legislativa a loro presentata con larghissime maggioranze, senza emendamenti. Ma negli ultimi decenni si sono formate delle "norme convenzionali", diffusamente seguite, che hanno portato a sottoporre i progetti di revisione redatti da apposite commissioni, a vaste consultazioni popolari informali: i cui risultati sono, poi, vagliati e utilizzati dalle commissioni in parola prima di sottoporre i progetti stessi all' esame delle Camere. In tal guisa, pur restando il procedimento di revisione sempre sotto il controllo e l' impulso del Partito comunista, viene ottenuto il risultato di meglio conoscere e interpretare le reali tendenze della pubblica opinione. Come e' comprovato, fra l' altro, dalle numerose modifiche che vengono generalmente apportate dalle menzionate commissioni ai progetti originari, in seguito alle proposte espresse in merito, in vario modo, in tutto il paese, prima di sottoporli alla scontata e inespressiva approvazione parlamentare.
Centro diretto da E. D'Elia - IDG Firenze



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