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141362
IDG810601601
81.06.01601 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Tabellini Paolo
Prescrizione della pena pecuniaria in materia di infrazioni valutarie e rapporti fra giudicato penale e procedimento amministrativo
nota a Cass. sez. I civ. 21 luglio 1979, n. 4372
Giur. it., an. 681 (1933), fasc. 6, pt. 1A, pag. 981-992
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D538; D152; D6013; D50324; D50413; D6042
Prendendo spunto dalla sentenza annotata, l' A. si chiede se la notifica di un processo verbale di accertamento per violazioni valutarie produca effetti interruttivi, istantanei o permanenti sul decorso della prescrizione. A questo proposito, dopo aver analizzato le argomentazioni della Corte, si dichiara d' accordo con essa nel sostenere che il processo verbale non puo' produrre effetti interruttivi permanenti. Si chiede poi se il decorso della prescrizione puo' considerarsi sospeso per tutta la durata del procedimento penale. La Corte, muovendo dall' indipendenza reciproca dei procedimenti, ha risposto negativamente. Secondo l' A. tuttavia, il Ministero del tesoro non poteva sospendere il procedimento per l' applicazione della pena pecuniaria allo scopo di provocare l' inizio dell' azione penale, perche' tale procedura doveva seguire all' emanazione del decreto finale. Infine l' A. esamina i vari punti discussi alla luce della disciplina introdotta dalla l. 30 aprile 1976, n. 159. Conclude poi affermando che in nessun caso il Ministro del tesoro potra' infliggere la pena pecuniaria quando questa non sia stata inflitta, per un qualsiasi motivo, dal giudice penale.
Cass. 3 aprile 1978, n. 1052 art. 2945 comma 2 c.c. art. 10 r.d.l. 5 dicembre 1938, n. 1928 art. 1 l. 30 aprile 1976, n. 159
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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