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| IDG810601603 | |
| 81.06.01603 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Spiazzi Dante
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| Sulla possibilita', o meno, che il giudice di rinvio applichi una
legge sopravvenuta che interpreta - autenticamente - la normativa
precedente in senso difforme da quello che la Corte di Cassazione
aveva ritenuto esatto nel fissare il principio di diritto enunciato
con la sentenza di annullamento
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| nota a App. Firenze 27 febbraio 1980
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| Giur. it., an. 133 (1981), fasc. 6, pt. 1B, pag. 445-450
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D42271
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| La sentenza annotata ha sostenuto che quando nel corso del giudizio
di rinvio sopravviene una legge che espressamente svolge funzione
interpretativa delle norme precedenti, il giudice di rinvio deve
applicarla, qualora essa regoli ex novo il caso concreto, come ius
superveniens, anche allontanandosi dal dictum della Corte suprema. L'
A., che dissente da tale tesi, afferma che quando la legge
sopravvenuta e' dichiaratamente interpretativa, non e' consentito
attribuirle carattere innovativo. Dopo aver ipotizzato un'
incostituzionalita' della legge discussa (l.8 gennaio 1979, n. 2), l'
A. conclude affermando che il giudice di rinvio non era liberato
dall' obbligo di osservare i principi di diritto posti dalla Corte di
Cassazione.
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| l. 8 gennaio 1979, n. 2
art. 8 l. 20 maggio 1965, n. 590
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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