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| IDG810602099 | |
| 81.06.02099 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Annunziata Michele
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| Ancora su estorsione ed equo canone
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| nota a Cass. sez. II 13 maggio 1980
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| Giust. civ., an. 31 (1981), fasc. 7-8, pt. 1, pag. 1756-1757
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30640; D51903
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| Secondo l' A. la questione affrontata dalla Suprema Corte e'
suscettibile di una soluzione completamente diversa da quella qui
privilegiata. Prima di tutto si rileva come dai lavori parlamentari
relativi alla legge n. 392/78 risulti evidente che il problema degli
aspetti penali della medesima fu rinviato in attesa di approntare uno
specifico coordinamento con il codice penale. Successivamente, una
semplice considerazione del dettato degli artt. 79 e 80 legge n.
392/78 consente all' A. di affermare che non sussistono gli estremi
del reato di estorsione allorche' il locatore tenti di assicurarsi
vantaggi illeciti, perche' i relativi patti sono nulli; mentre
qualsiasi richiesta di un canone maggiorato avanzata nel corso delle
trattative rientra nell' esplicazione di un potere che la legge
riconosce al locatore.
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| art. 629 c.p.
art. 56 c.p.
l. 27 luglio 1978, n. 392
Cass. 11 agosto 1966, n. 2201
l. 23 maggio 1950, n. 253
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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