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| IDG810800509 | |
| 81.08.00509 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Bertoni Raffaele
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| Giustizia, problema globale
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| Giust. Cost., an. 11 (1980), fasc. 1-2, pag. 112-114
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| D0232
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| L' A. concorda pienamente con l' indirizzo giurisprudenziale seguito
da due decisioni della Corte Costituzionale: la sentenza n. 131 del
1979, che dichiara l' illegittimita' della conversione in carcere
delle pene pecuniarie, in caso di insolvibilita' del condannato; e la
sentenza n. 46 del 1978 che ammette la concessione della liberta'
provvisoria ai minori, pure quando si tratti di imputati dei delitti
per i quali la legge reale vieta esplicitamente il beneficio. Rileva
che il richiamo alle due decisioni relative a materie tanto diverse
costituisce un' indicazione significativa del potenziale rinnovamento
della funzione giudiziaria, ma nello stesso tempo anche dei suoi
insuperabili limiti. A questo proposito mette in luce che i giudici
possono contribuire a rinnovare il paese e i loro interventi possono
determinare progresso e sviluppo, ma che tali interventi possono
rivelarsi inutili se non sono accompagnati dalle iniziative degli
altri poteri dello stato; e cosi' le decisioni in materia di pene
pecuniarie e di liberta' provvisoria resteranno lettera morta se non
avranno un seguito legislativo e organizzativo.
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