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Documento


142095
IDG810800518
81.08.00518 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Pajardi Piero
Poteri ed arbitri del giudice sui figli dei separati e dei divorziati
Giust. Cost., an. 11 (1980), fasc. 1-2, pag. 49-51
D30127
L' A. esamina il problema relativo ai poteri del giudice sui figli dei separati e dei divorziati. Rileva che il nuovo diritto di famiglia non ha innovato sostanzialmente in tale materia, ed ha avuto il pregio di insistere (all' art. 155 c.c.) in modo piu' esplicito e formale sulle esigenze di salvaguardia dei minori. Il punto che piu' interessa e piu' tormenta l' A. e' il momento dell' impatto tra il giudice e la delicata realta' della sorte esistenziale di un minore, potendosi verificare nello svolgimento del difficile compito, un arbitrio da parte del giudice. Si sofferma quindi su un particolare aspetto della separazione personale dei coniugi: il famoso diritto di visita, e cioe' l' occasione di contatto tra il genitore non affidatario e la prole minore, rilevando che in genere i giudici sono restii a limitare o addirittura a sopprimere questo diritto sebbene esso si dimostri in alcuni casi deleterio per l' equilibrio spirituale e forse anche psicofisico del minore.
art. 155 c.c.
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