| L' A. affronta il problema del giudice minorile, piu' precisamente
della necessita' di trasformare la antica figura legata
esclusivamente al ruolo di giudice, in un' altra cui sia affidato
preminentemente il compito di consigliare, aiutare, suggerire,
intervenire, poiche' i minori non hanno problemi, ma un' esigenza
fondamentale: sentire calore di affetti e godere dell' amicizia.
Osserva che se poi sia il giudice a compiere queste attivita' o una
figura diversa, non ha importanza, cio' che rileva e' la
realizzazione di un giudice nuovo che sia al fianco dei minori e non
di fronte, con le frustazioni di cio' che non puo' fare, o peggio
ancora con la bilancia e la spada della giustizia.
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