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| IDG811200564 | |
| 81.12.00564 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Peluso Giuseppe
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| Brevi osservazioni sulle forme di partecipazione nel quadro della
riforma dello Stato
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| intervento alla giornata di studi su "l' ordinamento
circoscrizionale" Terni, 22 gennaio 1977
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| Nuova rass. legisl. dottr. giur., an. 54 (1980), fasc. 6 (16 marzo),
pag. 632-634
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| D14; D142; D1420; D1421; D1423; D1422; F423
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| Rilevato come a suo avviso una riforma delle istituzioni
dellapubblica amministrazione sia condizione indispensabile per una
decisiva ripresa economica, l'A. ritiene che la legge n. 278 del 1976
necessiti, per il conseguimento dei fini a cui essa e' preposta, di
una radicale riforma della normativa in materia di finanza locale,
nonche' di una ridefinizione del ruolo del Comune nei confronti della
Regione, della Provincia e di ogni altro organo intermedio. Il
pericolo consiste-prosegue l' A.- nel fatto che il moltiplicarsi di
strutture amministrative comprensoriali faccia prevalere logiche di
tipo settoriale a detrimento del programma e del coordinamento.
Sostiene che il consiglio circoscrizionale ha una propria funzione
anche nei piccoli comuni, non condividendo la tesi di coloro che
sostengono la sua funzione limitata ai grandi centri urbani, pur
rilevando una diversita' strutturata in funzione delle diverse
necessita' fra piccoli e grandi centri. Considerate poi alcune leggi
della regione Umbria l' A. riafferma essere funzione principe del
consiglio circoscrizionale il consentire in piu' immediato intervento
del cittadino sulle scelte che direttamente lo riguardano.
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| L.r. UM 14 novembre 1974, n. 57
L.r. UM 3 giugno 1975, n. 39
l. 29 luglio 1975, n. 405
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