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| IDG821100027 | |
| 82.11.00027 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Daniele Luigi
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| Brevi note sulla violazione delle forme sostanziali in diritto
comunitario
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| nota a CGCE 10 luglio 1980 (causa 30/78)
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| Foro it., vol. 104, an. 106 (1981), fasc. 6, pt. 4, pag. 244-248
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D87023; D12061; D8700
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| La Corte di giustizia delle Comunita' Europee, giudice delle
controversie di legittimita' degli atti comunitari, e' competente tra
l' altro a pronunciarsi sui ricorsi per violazione delle forme
sostanziali. Con quest' ultima espressione si fa riferimento a
irregolarita' formali potenzialmente in grado d' incidere sul
contenuto dell' atto, in particolare sulla sua idoneita' alla
funzione assegnatagli dalla legge; si tratta, dunque, di vizi che
colpiscono in modo diretto la forma, ma sono capaci di rifrangersi
significativamente anche sulla sostanza dell' atto: ne deriva l'
illegittimita', e non la mera irregolarita', dell' atto viziato.
Nella pratica la Corte gode di una larga discrezionalita', che
esprime sia nell' attribuire carattere sostanziale a una forma, sia
nel decidere caso per caso se la violazione di una forma
potenzialmente sostanziale rende illegittimo l' atto. Elemento
fondamentale di valutazione e' il raggiungimento o meno del proprio
scopo da parte dell' atto.
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| Ist. dir. internazionale - Univ. FI
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