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142213
IDG820700010
82.07.00010 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Di Cola Donatella
Considerazioni sulla comunione tacita familiare dopo la riforma del diritto di famiglia
Giur. agr. it., an. 28 (1981), fasc. 9, pt. 1, pag. 470-474
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D9126; D30128
L' A. osserva che la rilevanza assunta dalla collaborazione familiare nella comunione tacita abbia posto un' esigenza di maggiore tutela del lavoro familiare che ha trovato considerazione presso il legislatore con l' art. 230 bis c.c.. Esamina i rapporti tra impresa familiare e comunione tacita familiare. Ritiene che l' incidenza della riforma sull' istituto della comunione riguardi innanzi tutto il profilo strutturale con l' introduzione di un principio di parita' tra i partecipi e di organizzazione democratica del gruppo che peraltro, secondo l' A., corrisponde a mutamenti, gia' in pratica in atto, del regime consuetudinario della comunione. Pone in rilievo le caratteristiche della comunione che, non essendo in contrasto con l' art. 230 bis, sono da ritenersi tuttora in vigore. Richiama poi i diversi orientamenti della dottrina in ordine alla configurabilita' della comunione tacita nello schema dell' impresa familiare, esponendo gli effetti che conseguono all' accoglimento dell' una o dell' altra tesi. A suo avviso i due istituti restano diversi, conservando la comunione tacita familiare tutti gli elementi caratteristici propri in base agli usi che non contrastino con l' art. 230 bis..
art. 2140 c.c. art. 230 bis c.c.
Ist. dir. agrario - Univ. FI



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