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| IDG820700026 | |
| 82.07.00026 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Romano Giulio
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| Ancora sugli allevamenti di animali, tra art. 2135 c.c. e artt. 206 e
207 t.u. 1124/65 (ora anche la kabala'?)
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| nota a Pret. Sassari 9 luglio 1981
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| Giur. agr. it., an. 28 (1981), fasc. 10, pt. 2, pag. 562-566
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D91201; D91211; D91278
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| L' A. sottolinea l' importanza del principio, affermato nella
sentenza annotata che sul punto condivide, per il quale l' obbligo
dell' imprenditore di versare i contributi non infortunistici all'
INPS e all' INAM sussiste solo quando egli non sia qualificabile come
imprenditore agricolo esclusivamente con riferimeno all' art. 2135
c.c.. Trae spunto dalla sentenza per alcune riflessioni in ordine al
problema della qualificazione agricola o industriale dell' attivita'
di allevamento con riferimento sia all' art. 2135 che alle norme in
tema di contributi previdenziali e assistenziali. Sottolinea l'
inesistenza di criteri univoci per l' inquadramento professionale, ai
diversi fini, delle categorie imprenditoriali in agricoltura e le
incongruenze che ne derivano sul piano pratico. Richiama alcuni
significativi precedenti giurisprudenziali in materia, ponendo in
rilievo l' opportunita' di una interpretazione evolutiva dell' art.
2135 e dell' adozione di precisi ed univoci criteri, validi per i
diversi settori, per l' inquadramento professionale in agricoltura.
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| art. 2135 c.c.
art. 206 d.p.r. 30 giugno 1965, n. 1124
art. 207 d.p.r. 30 giugno 1965, n. 1124
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| Ist. dir. agrario - Univ. FI
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